Attendere

Attendere

MINDFULNESS

La mindfulness è un insieme di pratiche di consapevolezza che vengono utilizzate anche per scopi clinici. Negli ultimi anni molte ricerche scientifiche ne hanno dimostrato l’efficacia in diversi settori e lo spettro di utilizzo della stessa si va via via ampliando sia in termini di trattamento di disturbi specifici, che di trattamenti integrati.

In primo luogo la Mindfulness comporta un miglioramento generale della qualità della vita, della soddisfazione personale e della felicità delle persone che la praticano regolarmente, migliorando sensibilmente le capacità di attenzione, concentrazione e memoria. Sono scientificamente dimostrati i risultati nei disturbi psicosomatici, nell’ipertensione, nella psoriasi e nei disturbi della pelle, nel trattamento del dolore cronico, nell’insonnia, come terapia complementare nelle patologie oncologiche, nella riabilitazione cardiologica in generale, nell’ansia, depressione e prevenzione delle ricadute depressive e nei problemi di regolazione emotiva.
Negli Stati Uniti e in Francia il protocollo è parte integrante dei servizi riabilitativi di molti reparti ospedalieri. In America è presente in oltre 250 presidi ospedalieri ed è insegnato in molte università agli studenti di medicina.

Questa pratica di meditazione per il benessere e per la riduzione dello stress è fortemente raccomandata anche nel Piano d’azione per la salute mentale 2013-2020 dell’OMS e nel documento di policy Salute 2020 poi recepiti dal Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione 2014-2018.
Ci sono vari modi per integrare la mindfulness in ambito psicoterapeutico. Uno fra questi, è quello di integrare nel “tempo” della psicoterapia momenti dedicati alla revisione della storia autobiografica, all’espressione, alla riflessione, alla condivisione del proprio vissuto mentale e sensoriale e momenti di silenzio, di ascolto interiore, di attenzione. Questo ovviamente, presuppone che il terapeuta sia in grado di maneggiare questo strumento e che sappia inserirlo, secondo le necessità del paziente e del cammino di psicoterapia in atto, oltre a coltivare una qualità relazionale fatta di presenza ed empatia, di ascolto ed equanimità.